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Victoria Vinas: l’arte di narrare storie senza le parole
Victoria Vinas è una fotografa e truccatrice parigina, nota per il suo lavoro artistico che esplora temi come l'eleganza dell'invecchiamento e la percezione della bellezza femminile. mirando a mettere in luce la tendenza della società a rendere invisibili e sottovalutare le persone, in particolare le donne, man mano che invecchiano. Attraverso certi progetti, Victoria ha deciso di sfidare le convenzioni sociali legate alla perfezione e l'ossessione per le apparenze giovanili, lavorando con una modella matura, per catturare e mostrare la forza, la grazia e la saggezza che accompagnano l'età dopo un certo numero di anni
Le principali ispirazioni di Victoria Vinas provengono dalla pittura e dal cinema, con una particolare fascinazione per l'uso della luce da parte di pittori come Caravaggio o Vermeer e estetiche di film come "Barry Lyndon" di Stanley Kubrick o "The Others" di Alejandro Amenábar. Nel suo lavoro fotografico, Victoria si impegna a mostrare i corpi in tutti i loro tratti, personalità e aspetti specifici. "The Girl from the other side" è un altro dei suoi progetti che esplora lo spazio tra l'estetica vintage e la modernità, con l'obiettivo di trasmettere una visione della donna moderna che, nonostante l'ansia per il proprio corpo, inizia ad apprezzarsi e ad assumere la propria percezione della femminilità.
Victoria Vinas scopre la fotografia in un contesto inaspettato: durante il suo periodo all’Accademia, che intraprende per diventare truccatrice cinematografica. 'Ho la sensazione che il mio approccio all'ottava arte si sia in parte costruito in reazione a ciò che si imparava a scuola di trucco', afferma. E infatti, non sono gli standard di bellezza imposti dalla società, ma piuttosto la diversità dei volti e dei corpi - capaci di raccontare un'esistenza - che la intrigano. Quella che ha conosciuto tra i modelli che truccava e i pazienti di cui si prendeva cura. 'Da qui nasce probabilmente il mio bisogno di creare personaggi fittizi a partire da corpi che raccontano tutto ciò che le parole non dicono, corpi nei quali posso proiettare la mia fantasia', continua. Victoria Vinas esplora un linguaggio che si colloca tra il film e il ritratto, in scenari barocchi e composizioni pittoriche alquanto strane, in chiaroscuro.
Ecco alcuni dettagli sul suo lavoro:
"THE LADY": Questa serie di Victoria Vinas mira a mettere in luce la tendenza della società a rendere invisibili e svalutare gli individui, in particolare le donne, con l'avanzare dell'età. Attraverso il suo lavoro con una modella matura, Victoria sfida la nozione sociale di perfezione e l'ossessione per l'aspetto giovanile. Il progetto cattura e mette in mostra la forza, la grazia e la saggezza che accompagnano l'età, qualità spesso trascurate in una cultura fissata sulla gioventù senza difetti.
"The Girl from the Other Side": In questa serie, Victoria esplora lo spazio tra l'estetica vintage e la modernità, con l'obiettivo di trasmettere una visione della donna moderna che, nonostante l'ansia per il proprio corpo, inizia ad apprezzarsi e ad assumere la propria percezione della femminilità. Victoria si ispira a dipinti e film, con una particolare fascinazione per l'uso della luce da parte di pittori come Caravaggio o Vermeer e l'estetica di film come "Barry Lyndon" di Stanley Kubrick o "The Others" di Alejandro Amenábar.
Il suo lavoro fotografico si concentra sulla rappresentazione dei corpi nelle loro caratteristiche, personalità e aspetti specifici, con un'attenzione particolare a non sessualizzare i soggetti che fotografa, poiché ritiene che i corpi, specialmente quelli femminili, siano troppo spesso utilizzati nel mondo moderno per suscitare desiderio, creando complessi e un senso di inadeguatezza.
Victoria Vinas, quindi, attraverso la sua arte, offre una narrazione visiva potente e riflessiva che invita alla contemplazione e al rispetto della diversità e della bellezza in tutte le sue forme.
L'incontro tra la fotografa Victoria Vinas e la modella albina Reine-Hermione è stato un momento significativo che ha ispirato una serie fotografica unica. Victoria ha incontrato Reine in diverse occasioni: prima casualmente osservandolo su uno schermo di uno smartphone, durante una festa, poi esposto alla parete di una mostra e successivamente in un video. Questi incontri hanno suscitato l'interesse di Victoria, che ha deciso di contattare Reine per un progetto fotografico.
Il progetto si è articolato in tre diverse sequenze fotografiche, ognuna ispirata dalla storia del loro incontro e dalle diverse percezioni di Reine:
"Reflection": Ispirata dalla pelle sensibile di Reine, Victoria ha creato immagini che contrastano le linee nette di un ambiente urbano con la sensazione di libertà che una giornata al sole può portare. Queste fotografie riflettono la leggerezza beatifica del bagnarsi alla luce del sole, un'esperienza che le persone albine non possono vivere pienamente a causa della loro pelle sensibile.
"From Nature": Nella seconda sequenza, Victoria ha voluto catturare la dolcezza avvolgente e la tranquillità emanata da Reine, rappresentandola come un personaggio fiabesco, una ninfa, un'ispirazione vicina alla natura.
"In Marble": Per la terza serie, Victoria ha preso una direzione più pittorica con l'obiettivo di rappresentare persone che sono troppo spesso trascurate dall'arte tradizionale e canonica, e di rappresentare Reine come un dipinto o una scultura.
Queste sequenze esplorano un linguaggio visivo che si colloca tra il film e il ritratto, utilizzando scenari barocchi e composizioni pittoriche in chiaroscuro per creare immagini potenti e suggestive. L'incontro tra Victoria e Reine ha dato vita a un'espressione artistica che celebra la diversità e la bellezza unica di ogni individuo.
Si e inoltre detto di lei: Victoria Vinas, le cui opere sono l'incarnazione delle parole di André Gide: 'Che l'importanza sia nel tuo sguardo, non nella cosa guardata'; è stata anche premiata con il Prix Puvis de Chavannes della SNBA, ed è stata onorata per il suo lavoro audace nella fotografia.". Qui potrete approfondire il suo lavoro.
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