Trame variabili: l’obiettivo sensibile di Simone Bossi per l’architettura

10.03.2024

Simone Bossi, nato a Varese nel 1985, è un fotografo con una profonda sensibilità e conoscenza del mondo dell'architettura. Dopo aver completato i suoi studi di architettura presso l'Etsa Universidad de Sevilla e il Politecnico di Milano, ha lavorato per alcuni anni come architetto in Italia, Svizzera e Paesi Bassi. Tuttavia, nel 2010, ha deciso di dedicarsi completamente al mondo della fotografia.

La sua ricerca fotografica si concentra su paesaggi sensoriali, dove l'immagine acquisisce una profondità mutevole ed effimera, capace di esplorare gli strati dello spazio con intensità, misura e trasporto emotivo. La fotografia per Bossi non è solo un fine, ma anche uno strumento di conoscenza dello spazio e, in fondo, di se stessi. Il momento dello scatto per lui è una liberazione, un rapporto prossemico con lo spazio in cui si trova, dove si tratta di dare le giuste distanze.

La sua opera è un viaggio attraverso l'architettura, rivelando sensazioni e atmosfere uniche di ogni spazio. La sua passione per la fotografia si è evoluta da un'esperienza interiore, simile a una camminata in una città nuova, in cui si inizia a "respirare" e a scoprire attraverso se stessi e attraverso l'obiettivo della macchina fotografica.



Simone Bossi ha un approccio unico nel catturare gli spazi. Le sue fotografie non sono semplici documentazioni, ma piuttosto esperienze sensoriali che esplorano la profondità e l'intensità degli ambienti architettonici. Ecco alcuni aspetti chiave del suo lavoro:

  1. Esplorazione dello spazio: Bossi utilizza la fotografia come mezzo per esplorare gli strati dello spazio. Le sue immagini rivelano sensazioni, atmosfere e dettagli nascosti che spesso sfuggono all'occhio comune.

  2. Relazione con l'architettura: La sua passione per la fotografia è nata da un'esperienza personale, simile a una passeggiata in una città sconosciuta. Attraverso l'obiettivo della macchina fotografica, Bossi "respira" lo spazio e lo scopre in modo intimo.

  3. Emozioni e prospettive: Le sue fotografie catturano l'essenza di un luogo, trasmettendo emozioni e prospettive uniche. Ogni scatto è una narrazione visiva che va oltre la mera rappresentazione.

  4. Lavoro con luce e ombra: Bossi gioca con la luce naturale e l'ombra per creare composizioni suggestive. Le sue immagini spesso presentano giochi di luci e riflessi che aggiungono profondità e mistero.

  5. Ricerca costante: Simone Bossi è sempre alla ricerca di nuovi spazi da esplorare e nuove storie da raccontare attraverso la sua fotografia. La sua curiosità e la sua sensibilità lo guidano in questa continua esplorazione.

In sintesi, il lavoro di Simone Bossi va oltre la semplice documentazione architettonica, offrendo una visione poetica e personale degli spazi che ci circondano.


Simone Bossi ha esposto le sue opere in diverse mostre, dimostrando la sua sensibilità e profonda comprensione del mondo architettonico. Ecco alcune delle sue mostre significative:

  1. "Divario" a Roma (fino al 25 gennaio 2020):

    • Questa è stata la sua prima personale, tenutasi a Roma. Bossi ha esposto dieci scatti che rappresentano altrettante tessere di una ricerca fotografica. Le immagini esplorano uno spazio fisico, fungendo da specchio metaforico per l'interiorità umana.
  2. "Glimpses of Light" al Victoria and Albert Museum di Londra (2017):

    • In questa mostra, Bossi ha catturato frammenti di luce in progetti architettonici come il Feltrinelli Porta Volta di Herzog & de Meuron, una galleria in cemento e granito aggiunta a un museo d'arte alpino, e una banca di Rotterdam trasformata in uno studio sul fiume dall'architetto KAAN.
  3. "Congress and Exhibition Center":

    • Questo progetto fotografico è stato realizzato in collaborazione con gli studi di architettura Studio Bressan e Studio Botter. Le foto di Bossi documentano questo centro congressi ed esposizioni situato in una zona verde fuori dal centro città, in un paesaggio alpino caratterizzato da segni naturali e antropici riconoscibili.

Le mostre di Simone Bossi offrono una visione poetica e personale dell'architettura, invitando gli spettatori a esplorare gli spazi attraverso il suo sguardo sensibile e appassionato.



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