The City On The Water: un progetto di Giancarlo Leone

24.02.2025

Cercando la Città Altrove

Foto d'Architettura riflessa. Ovvero come si riflettono le Architetture nelle acque di Città


a cura di Luta Bettonica con uno scritto di Stefano Casciani


Da anni Giancarlo Leone - Architetto - porta avanti una ricerca sulla qualità della Vita nei contesti urbani: "La Città non è più polis o civitas ma è diventata sinoichia, coabitazione, un insieme di persone indifferenti le une alle altre che abitano nello stesso luogo, regolate da rapporti basati sul danaro. La gente vive pertanto in un finto ordine urbano, privo di Condivisione, che mal si coniuga con la Poesia dei loro Cuori".

Questa la genesi di The City On The Water.

Qualità della Vita che Leone ha trovato lungo le acque che attraversano le Città, dove le Architetture si riflettono attraverso il silente movimento restituendo pause di qualità urbana alla Collettività. Un luogo, le Acque, privo di frastuoni urbani, in cui tutto scorre alla giusta velocittà. Un luogo, le Acque, in cui i riflessi a volte ricordano "un acquarello, un olio", "un quadro puntinista", o "un riferimento a Sironi". Riportando l'Anima Urbis all'Arte. Del Vivere.

E' la Città Altrove, che Leone ha fotografato nelle acque che attraversano Milano, Chioggia, Firenze, Venezia, Madrid, Belfort, Sant Gallen, Acitrezza, Catania, Villa Adriana ed altre ancora.

Così come l'Arte, anche la Città Altrove, è illimitata per immagini, legami e rimandi. The City On The Water è dunque una ricerca mai finita, che porta Altrove, oltre l'Orizzonte del costruito. Quell'orizzonte che non c'è, perché effimero come quei riflessi veri, privati del Tempo. Un effimero che si manifesta in nuovi contesti urbani ed in nuovi fogli d'acqua. Un ossimoro, lucida pazzia di un Architetto.

Nel caso di Milano la città restituisce le sue Architetture sull'acqua della Darsena, del Naviglio Grande e del Naviglio Pavese, in momenti sempre diversi per il passaggio di una papera, di una canoa o di un pesce che mangia in superficie. O perché il vento è entrato in Città. E così a Venezia le Architetture bizantine baciano l'acqua tra un moto ed un altro; a Firenze l'Arno fa da tela a un dipinto urbano; ad Acitrezza i Malavoglia tornano a navigare sulle acque salate; a Villa Adriana, Tivoli, la Storia risale a galla. O a Chioggia dove le Architetture sono orgogliose di sé stesse lungo i piccoli canali; ma mai quanto le "acque del Vanvitelli" alla Reggia di Caserta. O a Madrid dove l'Eleganza permea ogni cosa. Ed ancora, a Catania le cui acque accolgono il calore del Sole.

Le foto sono scattate con iPhone e sono senza fotoritocco. Stampate su carta cotone ed incorniciate in legno di tiglio, sono tutte alte 30 cm, di varie larghezze.


IN ALTRE PAROLE


di Abel Gropius


L'architettura urbana è una forma d'arte che spesso viene apprezzata per la sua grandiosità e imponenza. Tuttavia, c'è un aspetto meno noto ma altrettanto affascinante: il modo in cui queste strutture si riflettono nelle acque cittadine. Questo concetto è al centro della mostra fotografica "The City on the Water" di Giancarlo Leone, un evento che promette di offrire una nuova prospettiva sulle città italiane ed europee.

Giancarlo Leone, un Architetto / Fotografo che cattura l'anima delle città con il suo smartphone, presenta oltre 40 fotografie che esplorano il tema delle "Città Altrove". Queste immagini, non modificate digitalmente, mostrano "i riflessi e le riflessioni" delle architetture di città come Milano, Venezia, Firenze, Chioggia e Belfort, Catania nelle acque circostanti. Ogni scatto è un dialogo silenzioso tra la struttura urbana e il suo doppio liquido, creando un gioco di simmetrie e distorsioni che trasforma il familiare in straordinario.

La mostra, curata da Luta Bettonica e stata organizzata dal Comune di Milano Cultura e dall'Acquario Civico, si è svolta in un luogo simbolico: l'Acquario Civico di Milano. Questo spazio espositivo, con le sue vasche e il suo ambiente acquatico, è stato il contesto ideale per ospitare una collezione di immagini che celebrano la magia dell'acqua come specchio dell'urbanità. Uno scenario che divenendo itinerante, è stato presentato a più tappe in diverse città d'Italia.

Ma cosa rende così speciale questa mostra? Leone riesce a catturare l'essenza delle città in un modo che sfida la percezione tradizionale. Le sue fotografie non sono semplici riflessi, ma visioni di una realtà alternativa, dove l'ordinario diventa straordinario e il noto si trasforma in inaspettato. Ogni immagine racconta una storia di tranquillità e bellezza, invitando lo spettatore a vedere la città con occhi nuovi.

Un elemento distintivo del lavoro di Leone è la sua capacità di trovare la bellezza nelle piccole cose. Le sue fotografie ci ricordano che anche nelle metropoli frenetiche esistono momenti di calma e riflessione. Le superfici d'acqua diventano tele naturali su cui l'architettura si riflette e si reinventa, creando opere d'arte effimere che cambiano con il vento e la luce.

In un'epoca in cui la vita urbana è spesso associata al caos e alla frenesia, "The City on the Water" offre una pausa poetica. È un invito a rallentare e a guardare con attenzione, a trovare l'arte nei riflessi e a scoprire che la città, come un grande dipinto, può essere ammirata da molteplici angolazioni.

Se siete appassionati di fotografia e architettura, o semplicemente curiosi di vedere la città da una prospettiva diversa, questa mostra è un appuntamento imperdibile. Cercatela e scopritela e lasciatevi incantare dai riflessi di un mondo urbano che, grazie all'occhio attento di Giancarlo Leone, diventa una sinfonia visiva di luce e ombra, realtà e illusione.



Mostre

• Biennale dello Stretto – Campo Calabro | 18 settembre 2024 / 14 dicembre 2024

• Acquario Civico - Milano | 9 ottobre 2024 / 17 novembre 2024

• Malpensa Airport Terminal - Milano | 15 aprile 2024 / 31 agosto 2024

• Museo Civico Castello Ursino - Catania | settembre 2023 / ottobre 2023

• Malpensa Airport Terminal - Milano | 15 aprile 2024 / 31 agosto 2024

• Bag Bocconi Art Gallery - Milano | settembre 2022 / giugno 2023


Sull'acqua ovvero Il teorema di Leone, rabdomante dei riflessi

Stefano Casciani, 17 giugno 2022, Milano, 32 gradi Celsius

"Tecnicamente, l'autore di queste immagini non è un artista. Giancarlo Leone è architetto e urbanista - "nel senso di studioso della città" come egli stesso sostiene, ma in realtà il suo modo di progettare sottende l'idea che disegnare una nuova realtà costruita - un edificio, un quartiere, un parco, forse anche un interno domestico - significa comunque confrontarsi con l'idea di città. O perlomeno quell'idea di città come luogo di incontro e interazione sociale, di possibile sperimentazione di modi abitativi, di utopie realizzabili o almeno di tentativi di realizzare utopie, come da progettisti abbiamo pensato alla città per molto, forse troppo tempo.

La particolarità di queste immagini, il loro indiscutibile fascino nel raccontare un universo liquido di cui Leone sembra aver scoperto la segreta porta di accesso sta forse proprio nella loro origine da una variazione su questo pensiero progettuale. Ovvero si direbbe che Leone - invece di pensare alla città unicamente nella sua dimensione progettabile concreta, quella fatta di malta e mattoni, cemento e vetro, leggi cervellotiche e pratiche kafkiane, che trattiene normalmente l'architetto al tavolo da lavoro, sul cantiere o nell'ufficio dell'amico avvocato - abbia un bel giorno deciso di lasciare questi luoghi deputati per uscire a guardare la città e i suoi spazi: prendendo atto semplicemente della loro esistenza.

Per vedere oltre lo sguardo del progettista ben allenato - e forse anche troppo abituato - a riconoscere nel già costruito le lacune adatte a possibili interventi, errori e possibili loro correzioni o semplicemente immaginare altri possibili universi costruiti dall'illusione ottica, si è dotato dello strumento più immediato, il mezzo fotografico e le sue capacità di lettura di luce e forme, lasciato sostanzialmente quasi libero di riprodurre l'interno e l'intorno delle acque Milanesi, in primis quelle dei Navigli.

È naturalmente lo stesso Leone a decidere cosa e quando inquadrare e scattare, ma è pronto al rischio che sotto i suoi occhi, una volta individuata una certa composizione di notevole interesse estetico o emozionale (i due aspetti dovrebbero coincidere) improvvisamente la stessa immagine con l'identica casualità con cui si è generata si trasformi completamente: e che quelli che prima sembravano i riflessi di un pensiero novecentista, razionalista o eclettico assumano i contorni rasserenanti dell'Impressionismo, o quelli meno rasserenanti dell'Espressionismo Astratto e quelli ancora meno rassicuranti dell'Ars Electronica, magari solo per il passaggio di un anatra e dei suoi anatroccoli, o solo un refolo di vento o il passare di una nube più luminosa o tetra delle altre.

Del resto è noto che la Natura contiene già ogni possibile forma di immagine e arte antichissima o contemporaneissima e che i nostri tentativi di riprodurne la gigantesca grandezza sono solo speranza di lasciare tracce di un genere insignificante in confronto all'eternità della Natura stessa: vexatissima quaestio che pochi hanno avuto il coraggio di anacronisticamente affrontare - Paolo Portoghesi, uno per tutti (gli architetti) - e che forse la già iniziata catastrofe climatica indurrà a ripensare, specialmente rispetto all'elemento liquido per eccellenza che Leone ha scelto come tavolozza per le sue immagini .

E qui si arriva alla dimostrazione del teorema di Leone, del tutto empirica è chiaro: ovvero se tutto quello qui scritto è anche solo minimamente in parte vero, se senza trucco e inganno questo creatore di immagini è riuscito ad avventarsi nel terreno dell'immagine pura - a-funzionale o dotata solo di funzione estetica - per produrre una sua Enciclopedia dell'Acqua, se perfino una città illusoria e auto-illusoria come Milano acquista qui una dimensione felicemente onirica, allora Giancarlo Leone va iscritto honoris causa all'Ordine degli Artisti, anche per meriti speciali come rabdomante di riflessi."


Luta Bettonica, designer, e Giancarlo Leone, architetto, fondano lo studio Bettonica Leone nel 1996. Operano nei settori dell'architettura e del design con un approccio innovativo, occupandosi di ristrutturazioni, arredamento su misura, restauro di edifici storici, allestimenti e di prodotto, con un focus sulla progettazione illuminotecnica.
Dal 2002 al 2022, curano la direzione artistica di Cini&Nils, sviluppando prodotti basati sulla ricerca sulla luce e sulle nuove tecnologie. Il loro lavoro ottiene premi internazionali, tra cui il Winner Archiproducts Design Award (Lighting category), il Best of Category Lighting Archiproducts Design Awards, il MIAW - Muuuz International Awards (Lighting category) e il Palmarès Paris Award (best door handle).
Affiancano l'attività di design a una solida esperienza in ingegnerizzazione e ricerca & sviluppo, con attenzione a IoT, Wireless e UGR (Unified Glare Rating).
Il loro approccio integra creatività e realizzazione pratica, con un forte impegno verso la sostenibilità ambientale.
Collaborano con Colombo Design, Viabizzuno e altri brand di rilievo. Con il progetto "Tri" per Piazza Michelangelo, vincono il Concorso Internazionale di Architettura "5 Piazze Botaniche per Catania", esprimendo il loro interesse per il rapporto tra architettura, forma e ambiente.
Nel 2024, completano il restauro di Casa Cirla (opera dell'Arch. Giuseppe Sommaruga, 1897), pubblicato nel libro "I Palazzi di Milano. The Period Mansions of Milan". Restaurano la Cascina Guardia di Sopra di Corsico, sede dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, e lavorano al recupero di fabbricati diruti alle pendici dell'Etna.
Progettano inoltre numerose architetture temporanee per fiere a Milano, Francoforte, Genova e Parigi, confermando la loro capacità di innovare tra passato e futuro. Se sei interessato a saperne di più, puoi visitare il sito ufficiale dello Studio Bettonica Leone.



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