“Novecento” (1900): un viaggio epico attraverso la storia italiana
Diretto dal maestro Bernardo Bertolucci, il film ci conduce in un viaggio epico attraverso, appunto, mezzo secolo di storia italiana. Attraverso i destini intrecciati di due uomini, Olmo Dalcò e Alfredo Berlinghieri, il regista ci offre uno sguardo profondo sulle tensioni sociali, politiche e umane che hanno segnato il XX secolo.
Olmo, figlio bastardo di una contadina, rappresenta la classe dei mezzadri. La sua vita è segnata dalla lotta per la giustizia sociale. Cresce insieme ad Alfredo, nonostante le loro differenze sociali. Olmo partecipa agli eventi storici, come lo sciopero del 1908 e la Grande Guerra. Torna a casa dopo la Liberazione, portando con sé la rabbia vendicatrice e l'esuberanza dei contadini.
Alfredo, rampollo del padrone, è incapace di reagire con fermezza ai soprusi dell'ordine nuovo. La sua passività lo rende l'ombra di se stesso. Ammira Olmo, ma invidia quest'ultimo. La borghesia agraria, temendo l'organizzazione dei "dannati della terra", aiuta il fascismo a conquistare il potere.
Alfredo fallisce il suo suicidio, ormai vecchio e stanco, nella vertigine temporale dell'inquadratura finale.
Novecento ci offre uno sguardo profondo sulla storia italiana, attraverso gli occhi di questi due "fratelli di latte". La loro amicizia e le loro scelte riflettono le tensioni sociali e politiche del XX secolo, mentre l'Italia si trasforma e si divide tra fascismo e comunismo.
Il Novecento, un secolo di passioni, lotte e cambiamenti, si dipana in un epico balletto cinematografico diretto da Bernardo Bertolucci. Questo monumentale film-romanzo, con oltre cinque ore nella sua versione integrale, ci trasporta attraverso le vicissitudini di due uomini, Alfredo e Olmo, nati il 27 gennaio 1901 a cinquanta metri l'uno dall'altro nella campagna della Bassa Padana. Un destino intrecciato, oltre al compleanno, che li porterà a condividere non solo le loro vite, ma anche le turbolente stagioni del Novecento.
Ambientato nella terra natale del regista, l'Emilia, *Novecento* è un monito al cinema corpulento e generoso di Bertolucci. Il cast è imponente, con due giganti del grande schermo: Robert De Niro e Gérard Depardieu. Questi attori incarnano perfettamente i loro personaggi: Olmo, radicato nella terra come un albero, e Alfredo, il borghese aristocratico. Accanto a loro, Stefania Sandrelli (Anita) e Dominique Sanda (Ada) completano un quadro di relazioni complesse e appassionate.
La pellicola si snoda su due piani: quello della lettera e della figura. I nomi dei personaggi stessi portano significati profondi. Olmo, come l'albero che non si muove dalla terra, e Anita, la donna amata da Olmo, che muore dando alla luce la loro bambina. Ada e Alfredo, con la loro A distintiva, rappresentano il primato sociale. E poi c'è Attila, interpretato da Donald Sutherland, il fascista-demonio, il cui nome richiama il padre del regista, il poeta Attilio.
Bertolucci trama un ricco arazzo di modelli letterari: il romanzo popolare con le sue trame intricate, il saggio filosofico che ragiona sulla Storia, e la poesia con l'epos dei servi e dei padroni. Il film si snoda attraverso decenni bui, dal Fascismo alla Seconda Guerra Mondiale, in un contratto tra finzione e verità storica. La bellezza organica della materia si fonde con la tragica caducità dell'esistenza umana.
In Novecento, Bertolucci ci invita a riflettere sul nostro posto nel mondo, sulla lotta di classe e sulla forza dell'amore. Un'opera epica e intima, che ci accompagna attraverso un secolo di passione e cambiamento, lasciandoci con un'indimenticabile sinfonia di immagini e sentimenti.

DOVE VEDERLO
https://it.chili.com/content/novecento-1976/
VM14 - 1976 - 317 Min
Dramma, Storia, Romantici
Regia: Bernardo Bertolucci Lingua: ita
Trama
Dal 1900 al secondo dopoguerra, le due vite contrapposte e intrecciate del contadino Olmo (Gérard Depardieu) e del ricco latifondista Alfredo (Robert De Niro) al centro di un poderoso e veemente affresco dove Bertolucci ha tentato di fondere il mélo hollywoodiano con l'epica comunista, non senza echi filmici inattesi (il patriarca Berlinghieri di Burt Lancaster è quasi una variante acre e sanguigna del principe di Salina). Due atti: il primo va dal 1900 all'avvento del fascismo, il secondo si conclude con la Liberazione. Oltre al sontuoso ed eterogeneo cast, protagonista è il paesaggio della campagna parmense, esaltato dalla fotografia di Storaro.
TITOLO ORIGINALE
PRODUTTORE
Les Productions Artistes Associés, Artemis Film, Produzioni Europee Associati (PEA)
PAESE DI PRODUZIONE
DE, IT, FR
SCRITTO DA
Giuseppe Bertolucci, Bernardo Bertolucci, Franco Arcalli
COMPOSITORE MUSICALE
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