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Matt Black: un viaggio fotografico attraverso la geografia dell’ineguaglianza
Matt Black, nato nel 1970 a Santa Maria, California, è un fotografo documentarista americano il cui lavoro si è concentrato su temi di povertà, migrazione e ambiente. Cresciuto nella città di Visalia, nella Valle Centrale agricola della California, Black ha sviluppato uno stile di fotogiornalismo in bianco e nero che ha utilizzato per tutta la sua carriera.
L'impegno documentaristico
Il lavoro di Black si è concentrato su temi di geografia, ineguaglianza e ambiente nella sua regione nativa e in luoghi correlati. Tra il 2014 e il 2020, Black ha viaggiato per oltre 100.000 miglia attraverso 46 stati per il suo progetto "American Geography", nominato come uno dei migliori libri di fotografia del 2021 dalla rivista Time. Le sue immagini affascinanti di alcune delle comunità più marginalizzate in America sono tanto visivamente accattivanti quanto brutalmente oneste e umane.
La geografia della povertà
Nel 2014, Black ha iniziato il progetto "The Geography of Poverty", combinando fotografie geotaggate con dati del censimento per mappare e documentare delle comunità povere. Ha viaggiato per oltre 100.000 miglia attraverso l'America, scattando migliaia di fotografie e conducendo centinaia di interviste con individui che vivono in comunità impoverite e o totalmente indigenti. Ha catturato immagini che vanno dai ghetti urbani alle aree rurali, rivelando i volti e le storie diversificate della povertà in America.
Riconoscimenti e premi
Black è stato onorato tre volte dal Robert F. Kennedy Memorial Prize, incluso il loro massimo onore per il giornalismo. Ha ricevuto il W. Eugene Smith Grant in Humanistic Photography, ed è stato nominato senior fellow presso l'Emerson Collective. Nel 2015 è stato nominato a Magnum Photos, diventando membro a pieno titolo nel 2019.
Le opere di Matt Black, pur radicate nella tradizione documentaristica, sono note anche per il loro approccio profondamente personale, l'impegno emotivo e l'intensità visiva.
Il suo lavoro ci ricorda che la fotografia ha la capacità di cristallizzare il pensiero e l'emozione, e di motivare le persone a impegnarsi con il mondo. Nessun altro mezzo può eguagliare la sua forza e il suo immaginario recondito.
La fotografia ha la capacità di cristallizzare il pensiero e l'emozione, e di motivare le persone a impegnarsi con il mondo. Nessun altro mezzo può eguagliare la sua forza.
Matt Black
Nato nel 1994 a Sittingbourne, Kent, George Rouy è una delle voci emergenti più incisive nel panorama artistico contemporaneo. La sua pratica pittorica, caratterizzata da un'esplorazione audace e fluida del corpo umano, si colloca all'incrocio tra figurazione e astrazione, creando un dialogo viscerale tra forma, materia e colore.
"Attraversare i muri" è l'autobiografia di Marina Abramović, scritta in collaborazione con James Kaplan e tradotta in italiano da Alberto Pezzotta. Pubblicato da Bompiani nel 2016, questo libro offre uno sguardo intimo e potente sulla vita e sull'arte di una delle figure più iconiche e controverse dell'arte contemporanea.
Secondo Wikipedia la bellezza è un concetto astratto, generalmente definita come la qualità di una cosa che viene percepita (specialmente con la vista e l'udito) e che fornisce una sensazione duratura di piacere, significato o soddisfazione. La cosa può essere un luogo, un paesaggio, una persona, un essere vivente, un oggetto, un'idea o un'opera...