Ci sono momenti nella vita in cui percepiamo il cambiamento prima ancora che accada. È un sussurro nel vento, un gioco di luce che si insinua tra le ombre, un ritmo nuovo che vibra sottovoce nel nostro quotidiano. Questo sussurro non è solo nella natura, ma anche dentro di noi. È un richiamo, un invito a fermarci e riflettere...
La grandezza delle donne: un omaggio al coraggio e alla bellezza dell'essere

Il femminile è il grembo dell'universo, non solo come custode della vita biologica, ma come forza intrinseca che permea ogni aspetto dell'esistenza. Le donne, nella loro essenza, portano in sé non solo la capacità di dare vita, ma anche la straordinaria attitudine di sostenere, proteggere e nutrire il mondo intorno a loro. Esse sono, infatti, la personificazione di tutto ciò che è straordinario. Chi meglio di Alda Merini, con la sua sensibilità poetica, ha colto appieno l'anima delle donne, capace di coniugare forza e delicatezza. Una frase che risuona è questa: "La fragilità delle donne è la loro forza." Nella vulnerabilità risiede il potere di trasformare il dolore in insegnamento, il caos in armonia, e la solitudine in connessione. Questo paradosso è il cuore pulsante della grandezza delle donne. Questo articolo è ispirato dalla loro grandezza, dalla quintessenza del femminile: dalla loro forza, sensibilità e vita. E' dedicato a tutte loro!
Auguri Donne!
La sensibilità innata delle donne è un dono che permette loro di percepire sfumature invisibili, sia nel cuore umano che nel tessuto della vita stessa. Hanno una straordinaria capacità di empatia, di riconoscere il dolore e la gioia negli altri, e di trasformare queste emozioni in amore e compassione. Questa sensibilità le rende anche custodi naturali della bellezza, poiché vedono il mondo non solo per ciò che è, ma per ciò che può diventare.
Oltre alla sensibilità, c'è la forza. Ma non è una forza imposta o rumorosa; è una forza che nasce dalla resilienza, dal coraggio di affrontare le avversità con dignità, e dalla determinazione di costruire e ricostruire. Le donne sono capaci di rialzarsi mille volte, non per sé stesse, ma per chi amano, per ciò in cui credono, e per lasciare il mondo migliore di come l'hanno trovato.
E poi, l'attitudine straordinaria alla vita. Le donne portano nel loro essere una connessione profonda con la creazione e il rinnovamento. Come la natura ciclica della terra, esse vivono in armonia con i ritmi della vita, accettando le stagioni della crescita e della trasformazione. Questa attitudine le rende innatamente inclini a creare, non solo in senso biologico, ma in ogni ambito – che sia una famiglia, un'opera d'arte, un'idea rivoluzionaria o una comunità.
Celebrando il femminile, celebriamo ciò che è divino, ciò che è umano, e ciò che è eterno. Le donne non sono solo madri o portatrici di bellezza, ma l'essenza stessa di ogni miracolo che illumina il mondo.
IN ALTRE PAROLE..
Le donne sono il fulcro pulsante dell'umanità, creature di straordinaria forza, grazia e resilienza. Alda Merini, la poetessa che sapeva dipingere l'anima con le parole, ci ha lasciato un'eredità di versi che onorano le donne nella loro complessità e bellezza. Attraverso la sua poesia, le donne non solo emergono come colonne portanti della vita, ma come esseri che brillano di una luce eterna. Alda Merini scriveva: "Le donne sono come le stelle, brillano anche da sole." Una frase che racchiude l'essenza dell'indipendenza e della luce interiore di ogni donna. Questo bagliore, invisibile agli occhi meno attenti, è ciò che rende la donna capace di affrontare le difficoltà della vita con coraggio e dignità.
Ma non è solo resilienza quella che definiamo. Le donne sono forza creativa, innovazione e amore incondizionato. "Sono nata il 21 a primavera" scriveva Merini, celebrando la rinascita e il potenziale rigenerativo racchiuso nel cuore di ogni donna. È un invito a ricordare che, anche nelle stagioni più buie, c'è sempre un seme di speranza pronto a germogliare.
Il mondo è pieno di donne che, silenziosamente o con voce tonante, hanno lasciato un segno indelebile nella storia e nella vita quotidiana. Da chi guida movimenti di cambiamento sociale a chi costruisce futuri migliori nelle mura di casa, ogni donna ha un ruolo fondamentale nella trama dell'esistenza umana. Alda Merini ci ricorda che celebrare le donne significa non dimenticare mai di vedere la loro bellezza, forza e unicità. Oggi e ogni giorno, rendiamoci eco di quelle stelle che brillano, portando avanti il messaggio della poetessa: ogni donna è un universo da scoprire, un prodigio che illumina il mondo.
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
(Alda Merini da Vuoto d'amore, 1991)
Questi versi di Alda Merini sono un inno delicato e potente, una riflessione profonda sull'essere donna e sull'essenza stessa della vita. La poetessa, con la sua straordinaria sensibilità, intreccia immagini di rinascita, fragilità e forza, come Proserpina che piange e prega sotto la pioggia. È una metafora perfetta della donna: creatrice di vita e portatrice di trasformazione, ma anche custode di dolore e speranza.
Merini, attraverso queste parole, ci guida verso la comprensione del femminile come un'energia inarrestabile, capace di aprire "le zolle" e portare tempesta, ma anche di nutrire il mondo con la sua delicatezza e il suo amore. Grazie per aver condiviso questi versi; sono un invito a onorare ogni giorno la bellezza e il mistero racchiusi in ogni donna. 🌹
Non c'è giorno del calendario che possa bastare a contenere la grandezza delle donne.
Celebrare l'8 marzo è doveroso, ma insufficiente. È un monito, una promessa mancata, quando ogni giorno non si rende giustizia al loro valore. Perché il femminile non si riduce a un simbolo; è una forza viva, che illumina il mondo con la sua esistenza stessa.
Le donne sono madri della vita, ma anche madri di sogni, creatrici di universi invisibili a chi si ostina a non guardare. Portano sulle spalle il peso del mondo senza mai piegarsi, anche quando il dolore le accarezza con mani spietate. In loro risiede una forza che non chiede clamore, che germoglia nella silenziosa certezza di chi sa amare oltre ogni misura, di chi sa rialzarsi anche dalle ceneri.
Ma c'è una verità amara che ancora oggi dobbiamo affrontare: ci sono ombre che si posano sulle donne, dove la violenza si insinua come un veleno, strappando loro il diritto di essere, fino alla morte. Ed è qui che il nostro tributo deve trasformarsi in azione.
Non basta un giorno per ricordarle, per proteggerle, per rispettarle. Non basta una ricorrenza per cancellare il grido silenzioso di chi ancora oggi è ferito, ignorato, oltraggiato.
Alda Merini scriveva: "La mia poesia è alacre come il fuoco, perché nasce dal mio dolore." Così come la poesia di Merini nasceva dal dolore, le donne trasmutano ogni sofferenza in qualcosa di straordinario: la vita, la bellezza, la resilienza. Ma non è giusto che debbano farlo. Non è giusto che debbano sopportare il peso di un mondo che ancora fatica a riconoscerle come sacre, come essenziali.
Ricordiamo, dunque, non solo l'8 marzo, ma ogni singolo giorno dell'anno, che il bene che portiamo alle donne dovrebbe essere eterno, incondizionato, giusto.
Che non c'è vita senza di loro, non c'è bellezza senza il femminile che guida il nostro spirito verso il meglio di noi stessi.
E celebriamo la donna nella sua totalità: madre e creatrice, forte e sensibile, guerriera e pacificatrice, visionaria e custode. Rendiamoci degni di ogni stella che brilla grazie al suo essere, perché ogni stella è una donna che illumina il nostro cielo con il suo splendore.
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