Il silenzio in bianco e nero di Josef Hoflehner

25.03.2024


Josef Hoflehner, rinomato fotografo austriaco, nasce nel 1955 a Wels. Celebre per le sue immagini di paesaggi in bianco e nero, le sue opere sono spesso descritte come drammatiche e potenti. Hoflehner mostra una particolare predilezione per gli spazi vuoti e le vedute ininterrotte, elementi che lo hanno ispirato sin dall'inizio della sua carriera artistica.

A vent'anni, Hoflehner lascia il suo impiego a Johannesburg per intraprendere un viaggio di esplorazione fotografica nel Sud Africa, armato di una macchina fotografica appena acquistata. Questa esperienza si rivela fondamentale nel plasmare il suo stile e la sua visione artistica.

Le sue opere hanno trovato spazio in oltre 50 mostre personali e sono state accolte in numerose collezioni pubbliche, private e aziendali in tutto il mondo. Tra i suoi progetti più celebri spiccano la serie "Jet Airliner" (2009-2011), con le sue fotografie ad alto impatto di aerei di linea a bassa quota su una spiaggia pubblica nell'isola caraibica di St. Maarten, e il progetto "Frozen History" (2002-2003) - esposto per la prima volta presso la Atlas Gallery a Londra nel 2006 - che documenta le storiche capanne dei pionieri polari Scott e Shackleton, preservate nel tempo sull'Isola di Ross, in Antartide.

Nel 2007, Hoflehner viene eletto fotografo della Natura dell'anno, riconoscimento che testimonia la sua abilità nel catturare la bellezza naturale attraverso l'obiettivo. Il suo stile geometrico, che enfatizza angoli e linee, si manifesta in immagini di muri di pietra, sentieri e passerelle, conferendo una struttura e una profondità uniche alle sue fotografie.

Per dieci anni ha poi documentato le strade d'America; periferie popolate da campi erbosi spazzati dal vento, auto abbandonate, sentieri innevati e segnali sbiaditi che non portano da nessuna parte. Nella serie "Roadside America" (2007-2017), la presenza umana fa da sfondo a un paesaggio vasto e magnificamente brullo. Dalle sue fotografie sembra che l'esistenza dell'uomo sia temporanea; gli edifici catturati appaiono cambiati dagli elementi e mentre si disintegrano sotto la pressione della neve e del sole, si erge la maestosità della natura. La capacità di Hoflehner di catturare l'impatto umano sull'ambiente senza mai immaginare una persona è una testimonianza del suo approccio magistrale nel fotografare sia il mondo naturale che quello costruito.

Josef Hoflehner preferisce la fotografia in bianco e nero, utilizzando tecniche che enfatizzano il contrasto e la composizione minimalista. Le sue tecniche includono l'uso di riduzioni e sovraesposizioni per scoprire elementi speciali e creare contrasti sia tecnici che sostanziali tra lo spettacolare e il minimale. Hoflehner adotta anche lunghe esposizioni per ricreare un mondo di pace e tranquillità nelle sue immagini, che spesso sembrano avvolte da una misteriosa quiete. Lavora con una Hasselblad 6×6 e tratta gli scatti in camera oscura, il che gli permette di mantenere un controllo meticoloso sul processo creativo. Per approfondire il lavoro e le mostre di Josef Hoflehner, è possibile visitare il suo sito web ufficiale.



Nato nel 1994 a Sittingbourne, Kent, George Rouy è una delle voci emergenti più incisive nel panorama artistico contemporaneo. La sua pratica pittorica, caratterizzata da un'esplorazione audace e fluida del corpo umano, si colloca all'incrocio tra figurazione e astrazione, creando un dialogo viscerale tra forma, materia e colore.

Secondo Wikipedia la bellezza è un concetto astratto, generalmente definita come la qualità di una cosa che viene percepita (specialmente con la vista e l'udito) e che fornisce una sensazione duratura di piacere, significato o soddisfazione. La cosa può essere un luogo, un paesaggio, una persona, un essere vivente, un oggetto, un'idea o un'opera...