Filippo Tincolini e Giacomo Massari, due visionari italiani, stanno scuotendo le fondamenta del mondo dell'arte con la loro innovativa tecnologia robotica. Dopo anni di studio e ricerca, questi due giovani hanno sviluppato bracci robotici dotati di punte diamantate, capaci di riprodurre qualsiasi scultura copiando un file digitale da un computer....
Barbara Brondi e Marco Rainò: impegno critico e convergenza tra discipline a disposizione di un'altra architettura
Barbara Brondi e Marco Rainò sono architetti, designer e curatori indipendenti. Il loro approccio sperimentale si concretizza attraverso l'attività pratica della progettazione, della ricerca teorica e dell'impegno critico nei campi dell'architettura, della grafica e del design contemporaneo. Nel 2002 fondano lo studio BRH+, attivo nell'ambito della progettazione ad ampio spettro, derivata dal concetto di architettura aperta alla convergenza tra discipline. I loro progetti architettonici, realizzati in diverse parti del mondo, sono stati oggetto di numerose pubblicazioni in Italia e all'estero. Nel 2010, lo studio è stato invitato a partecipare alla mostra Giovani Architetti Italiani presso la Triennale di Milano, esponendo i migliori progetti realizzati dalla generazione degli architetti italiani Under 40. Inoltre, sono i curatori del programma di workshop tematici annuale "IN Residence" e degli eventi a esso collegati, come mostre collettive e dibattiti pubblici. La loro influenza si estende anche alla scrittura, con la collana di libri "Design Dialogues" pubblicata da Corraini Edizioni.
Barbara Brondi e Marco Rainò sono noti per la loro ricerca interdisciplinare e il loro approccio sperimentale all'architettura e al design. Ecco alcuni aspetti chiave della loro pratica:
Architettura aperta e convergenza disciplinare:
- Brondi e Rainò si concentrano su progetti che abbracciano la convergenza tra diverse discipline, come architettura, grafica, design e arte.
- La loro visione è quella di un'architettura aperta, in cui le barriere tra queste discipline si dissolvono, permettendo nuove sinergie e soluzioni creative.
IN Residence Workshop e Mostre:
- Come curatori, organizzano il programma annuale "IN Residence", che coinvolge giovani designer e artisti in workshop tematici.
- Questi workshop portano a mostre collettive e dibattiti pubblici, creando un dialogo tra professionisti emergenti e il pubblico.
Libri e Scrittura:
- Brondi e Rainò hanno pubblicato una serie di libri chiamata "Design Dialogues" con Corraini Edizioni.
- Questi libri esplorano temi legati al design, all'architettura e alla creatività, offrendo una prospettiva critica e stimolante.
Progetti Internazionali:
- Il loro studio, BRH+, ha realizzato progetti in diverse parti del mondo, spaziando dalla progettazione di interni a installazioni artistiche.
- La loro attenzione alla sostenibilità e all'innovazione li ha resi figure influenti nel panorama dell'architettura contemporanea.
Barbara Brondi e Marco Rainò hanno realizzato diversi progetti di rilievo. Alcuni di questi includono:
IN Residence: Barbara e Marco sono i creatori e curatori del programma IN Residence, che promuove la sperimentazione attraverso la pratica del progetto e la riflessione critico-curatoriale1. Questo progetto ha coinvolto designer sperimentali di fama internazionale attraverso pubblicazioni, mostre e produzioni di design.
Ten Small Atlases: Una mostra collettiva curata da loro nel 2010 a Milano.
Another Terra: Un progetto espositivo presentato a Milano, Basilea e alla Biennale di Venezia nel 2012.
Desiderabilia: Un'altra mostra collettiva organizzata da Barbara e Marco a Milano nel 2014.
The Reading Ritual: Un evento espositivo tenuto a Milano nel 2015.
Talisman: Mostra presentata a Milano nel 2017.
Inoltre, il loro studio BRH+ ha realizzato progetti architettonici di varie destinazioni d'uso, scala e in diverse parti del mondo, oggetto di numerose pubblicazioni. Sono stati invitati a partecipare alla mostra Giovani Architetti Italiani presso la Triennale di Milano, esponendo i migliori progetti realizzati dalla generazione degli architetti italiani Under 40. La loro influenza nel campo del design e dell'architettura è notevole e continua a crescere.
Hanno collaborato con una vasta gamma di clienti e istituzioni nel corso della loro carriera. Alcuni dei nomi noti tra i loro clienti includono:
- ADIDAS: Il famoso marchio di abbigliamento sportivo.
- ADI Design Museum: Un museo dedicato al design e all'architettura.
- AMNESTY INTERNATIONAL: Un'organizzazione non governativa che si occupa di diritti umani.
- FONDAZIONE TORINO MUSEI: Una fondazione che gestisce vari musei a Torino.
- MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA: Il Museo Nazionale del Cinema a Torino.
- VISIONNAIRE: Una rivista di design e lifestyle.
- UNIVERSAL Music, WARNER Music, SONY Music: Etichette discografiche di fama internazionale.
- FIAT: L'azienda automobilistica italiana.
- LA VENARIA REALE: Un importante sito storico e culturale a Venaria Reale, vicino a Torino.
- CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia: Un centro dedicato alla fotografia.
Questi sono solo alcuni dei loro clienti e collaborazioni. La loro pratica multidisciplinare ha coinvolto progetti di design, architettura e interventi curatoriali, spesso in collaborazione con istituzioni culturali, aziende e organizzazioni.
Hanno inoltre ricevuto diversi premi e riconoscimenti per il loro lavoro nel campo dell'architettura e del design. Alcuni di questi includono:
Cascina Elena Winery:
- Vincitore degli Architizer A+Awards 2023 nella categoria Architettura + Facciate.
- Nomination agli ArchDaily Building Of The Year Awards 2023.
- Nomination al The Plan Award 2022.
- Finalista agli Dezeen Awards 2022.
- Selezione per il BigSEE Tourism Award 2022.
The Art of Creative City Making:
- Progetto curato da BRH+ per il SI – South Italy Architecture Festival, selezionato per far parte della prestigiosa pubblicazione "The Annual Graphic Design Archive Vol.1" di Bounty Hunters.
Altri riconoscimenti:
- Barbara Brondi e Marco Rainò sono stati giurati per il DFA – Design Film Award al Milano Design Film Festival.
Nato nel 1994 a Sittingbourne, Kent, George Rouy è una delle voci emergenti più incisive nel panorama artistico contemporaneo. La sua pratica pittorica, caratterizzata da un'esplorazione audace e fluida del corpo umano, si colloca all'incrocio tra figurazione e astrazione, creando un dialogo viscerale tra forma, materia e colore.
"Attraversare i muri" è l'autobiografia di Marina Abramović, scritta in collaborazione con James Kaplan e tradotta in italiano da Alberto Pezzotta. Pubblicato da Bompiani nel 2016, questo libro offre uno sguardo intimo e potente sulla vita e sull'arte di una delle figure più iconiche e controverse dell'arte contemporanea.